L’agricoltura svizzera diventa sempre più ecologica
Negli ultimi 35 anni l’agricoltura svizzera ha subito profondi cambiamenti. La superficie agricola utile è diminuita, mentre è aumentata la percentuale di superfici coltivate con metodi particolarmente ecologici. Tuttavia la produzione rimane costante e, malgrado i miglioramenti, l’ambiente è ancora troppo inquinato.

Fonte: Fotalia, Adobe Stock e UFAG
Sfruttare al meglio il potenziale di produzione di un sito senza superare la capacità di carico degli ecosistemi: questo è ciò che si intende quando si parla di agricoltura adeguata alle condizioni locali. Per la Svizzera ciò è al tempo stesso un obiettivo e una sfida. Il presente articolo illustra come si sono evolute negli ultimi 35 anni la produzione e il relativo impatto sull’ambiente.
Da un lato vi è la produzione agricola intensiva normale secondo le buone pratiche agricole, che fornisce la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate e produce gran parte delle nostre derrate alimentari. Dall’altro vi sono le superfici per la promozione della biodiversità e altre superfici coltivate in modo particolarmente ecologico, in cui le risorse naturali vengono promosse o preservate in modo mirato. Anche queste superfici danno un grande contributo alla produzione, poiché contribuiscono a garantire a lungo termine le basi di produzione.
Leggero calo della superficie agricola utile
Mentre la superficie agricola utile è leggermente diminuita, principalmente a causa della crescita degli insediamenti in Svizzera, la quota di superfici coltivate in modo estensivo è aumentata costantemente dal 2000. La figura seguente mostra la percentuale di superficie agricola utile per la quale sono stati versati pagamenti diretti per la promozione della biodiversità o la protezione dei vegetali rispettosa dell’ambiente.
Diminuzione del numero di animali da reddito negli anni ’90
Anche il numero di animali da reddito detenuti in Svizzera è diminuito negli ultimi 35 anni, con un calo particolarmente marcato negli anni ’90. Da allora i numeri sono rimasti pressoché stabili.
L’evoluzione degli effettivi di animali da reddito è rappresentata in unità di bestiame grosso (UBG), unità di misura che permette di raggruppare diverse specie di animali. Un’UBG corrisponde a una vacca da latte. Questa definizione contenuta nell’ordinanza sulla terminologia agricola è rimasta invariata nonostante il forte sviluppo del rendimento degli animali da reddito negli ultimi decenni. Ad esempio, la produzione media di latte di una vacca da latte e quindi anche la sua produzione di elementi nutritivi sono aumentate notevolmente nello stesso periodo.
Evoluzione del numero di vacche da latte e della loro produzione di latte
Ciò spiega perché, nonostante il calo del numero di vacche da latte, dal 1990 la produzione di latte sia rimasta stabile, sebbene con alcune fluttuazioni (Agristat 2024, statistica del latte in Svizzera 2023).
Produzione agricola stabile
Come illustrato nel grafico sottostante, il livello di resa dell’agricoltura svizzera nel suo complesso, espresso in gigajoule di energia alimentare, è oscillato da un anno all’altro tra il 1994 e il 2022. Non è possibile individuare una tendenza chiara. La produzione agricola si attesta quindi su un livello paragonabile a quello del 1990, nonostante una netta diminuzione della superficie agricola utile e del numero di UBG detenute.
Evoluzione della produzione agricola
Prestazioni ambientali migliorate, obiettivi non ancora totalmente raggiunti
Dal monitoraggio agroambientale e da dati, indicatori e carte sull’evoluzione dello stato dell’ambiente dell’UFAM emerge che, sebbene le prestazioni ambientali dell’agricoltura svizzera siano notevolmente migliorate anche grazie a misure di promozione mirate, gli obiettivi ambientali per l’agricoltura non sono stati raggiunti in tutti i settori. Vi è dunque ancora margine di miglioramento.
Aumento della produzione e riduzione dell’inquinamento ambientale
Nell’arco di 35 anni, in una parte delle superfici agricole utili si è assistito a un’intensificazione della produzione, mentre l’altra parte è stata coltivata con metodi particolarmente ecologici e quindi anche più estensivi. Questa evoluzione è stata accompagnata da un miglioramento delle prestazioni ambientali e ha consentito di aumentare l’efficienza complessiva della produzione agricola in Svizzera.
Questo processo di intensificazione ecologica deve proseguire. La produzione agricola deve essere incrementata onde migliorare il grado di autoapprovvigionamento a fronte di una popolazione in crescita. È necessario un ulteriore aumento dell’efficienza. Nel contempo occorre preservare le basi vitali naturali e non superare la soglia di sopportabilità degli ecosistemi. In questo modo sarà possibile garantire il potenziale di produzione a lungo termine.
L’agricoltura adeguata alle condizioni locali offre potenziale
Fare la cosa giusta nel posto giusto offre un grande potenziale. È importante sfruttare in modo ottimale il potenziale di produzione di un sito per la produzione alimentare, tenendo conto delle sensibilità locali. La scelta delle colture e le misure di gestione sono decisive in tal senso. Ad esempio, laddove esiste un rischio elevato di immissione di sostanze nelle acque sotterranee e dove si ricava acqua potabile sono necessarie misure diverse rispetto a quelle adottate in siti con ecosistemi particolarmente sensibili ed emissioni di ammoniaca troppo elevate.
In sintesi si può affermare che un’agricoltura adeguata alle condizioni locali significa non fare ovunque la stessa cosa. Le interconnessioni sono complesse e per uno sviluppo nella giusta direzione sono necessarie solide basi tecniche. L’UFAG e Agroscope stanno lavorando a tal fine.
Fonti
Agristat (2024), Statistica svizzera sul latte 2023, pagina 32
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