Schema di riduzione per i prodotti fitosanitari
Seppur aiutino a evitare le perdite di raccolto, i prodotti fitosanitari (PF) possono avere ripercussioni negative sull'ambiente. Al fine di ridurle, negli ultimi anni sono stati attuati numerosi provvedimenti, i cui effetti possono essere illustrati con l'ausilio di indicatori del rischio. È stato possibile ridurre il rischio sia per le acque sotterranee che per quelle superficiali, e per gli habitat seminaturali si osserva una tendenza positiva.
Obiettivi di riduzione dei rischi per i PF
In seguito all'iniziativa parlamentare 19.475, il 19 marzo 2021 il Parlamento ha definito nella LAgr (art. 6b cpv. 2) gli obiettivi di riduzione dei rischi associati all’impiego di PF. Entro il 2027 i rischi per le acque superficiali e per gli habitat seminaturali nonché l'inquinamento delle acque sotterranee devono essere ridotti del 50 % rispetto alla media 2012–2015. Al fine di verificare questi obiettivi, il Consiglio federale ha stabilito degli indicatori del rischio all'articolo 10c dell'ordinanza concernente l’analisi della sostenibilità in agricoltura.
Metodo per il calcolo degli indicatori del rischio dei PF
Il metodo per il calcolo degli indicatori del rischio è stato sviluppato da Agroscope (Korkaric M. et al., 2022 e 2023). Per ogni principio attivo dei PF è stato calcolato il rischio potenziale per le acque superficiali, gli habitat seminaturali e le acque sotterranee derivante da un impiego standard (punteggio di rischio). Per ogni principio attivo, ogni anno viene calcolata la superficie trattata con esso sulla base delle quantità commercializzate in Svizzera. Per ogni anno e ogni principio attivo viene moltiplicato il punteggio di rischio per la superficie trattata, dando come risultato, per ogni principio attivo e ogni anno, il rischio potenziale determinato dalla quantità di principio attivo venduta. Una riduzione di questa quantità e provvedimenti mirati possono ridurre i rischi. Tra questi provvedimenti si annoverano, ad esempio, il risanamento dei piazzali di lavaggio, il mantenimento di una distanza specifica per ogni prodotto dalle acque superficiali oppure provvedimenti obbligatori per la riduzione della deriva. Per gli indicatori acque superficiali e habitat seminaturali, tali provvedimenti vengono calcolati tenendo in considerazione il grado di attuazione nella pratica. I rischi così calcolati per ogni principio attivo vengono sommati per ogni anno per tutti i principi attivi. Da questo calcolo deriva il rischio totale per ogni anno. Questi indicatori consentono di tenere traccia dell'evoluzione del rischio nel corso del tempo.
Evoluzione dei rischi per le acque sotterranee
Al 2022, rispetto al periodo di riferimento 2012-2015, i rischi per le acque sotterranee sono stati ridotti di oltre il 50 %. A contribuire in maniera determinante al raggiungimento dell'obiettivo sono state le revoche dell’autorizzazione del Dichlobenil nel 2013 nonché del Clorotalonil e del Cloridazon nel 2020, così come la riduzione dell'impiego di erbicidi. Dal 1° gennaio 2023 l'impiego di erbicidi ad alto potenziale di rischio (Metazaclor, Dimetaclor, S-Metolaclor e Terbutilazina) è vietato alle aziende aventi diritto ai pagamenti diretti nell'ambito della prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER). Dal momento che nella norma le acque sotterranee permangono diversi anni nel sottosuolo, il miglioramento della qualità dell'acqua emergerà dalle misurazioni soltanto in un secondo momento.
Evoluzione dei rischi per le acque superficiali
Al 2022, rispetto al periodo di riferimento 2012-2015, i rischi per le acque superficiali sono stati ridotti di oltre il 50 %. I nuovi provvedimenti attuati a partire dal 2023 consentono di ridurli ulteriormente. Ad esempio è vietato l'impiego di insetticidi a elevato potenziale di rischio da parte di aziende aventi diritto ai pagamenti diretti nell'ambito della PER. L'utilizzo di tali prodotti è possibile soltanto nel caso in cui non sono disponibili altri principi attivi meno pericolosi. Inoltre, nell'ambito della PER occorre attuare provvedimenti tecnici contro la deriva e il dilavamento e, entro la fine del 2026, i Cantoni dovranno controllare tutti i piazzali di lavaggio.
Evoluzione dei rischi per gli habitat seminaturali
Rispetto al periodo di riferimento 2012-2015 è stato possibile ridurre lievemente i rischi per gli habitat seminaturali, anche se non emerge una tendenza chiara. A partire dal 1° gennaio 2023 tutte le aziende aventi diritto ai pagamenti diretti nell'ambito della PER devono adottare misure per la riduzione del dilavamento del 75 %. Inoltre, è vietato l'impiego di insetticidi a elevato potenziale di rischio. Questi possono essere utilizzati soltanto nel caso in cui non sono disponibili altri principi attivi a potenziale di rischio inferiore.
Korkaric M., Ammann L., Hanke I., Schneuwly J., Lehto M., Poiger T., de Baan L., Daniel O., Blom J.F. (2022): Neue Pflanzenschutzmittel-Risikoindikatoren für die Schweiz, Agrarforschung Schweiz 13, 1-10, 2022
Korkaric M., Lehto M., Poiger T., de Baan L., Mathis M., Ammann L., Hanke I., Balmer M., Blom J.F. (2023): Risikoindikatoren für Pflanzenschutzmittel: weiterführende Analysen zur Berechnung, Agroscope Science (154), 1-48, 2023
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